Con il libro del mese di febbraio torno a parlare di scrittura e ti suggerisco… “Fare Blogging” di Riccardo Esposito.
Riccardo Esposito è un webwriter ed è autore del favoloso blog My social Web dove condivide articoli sul mondo del web writing, del blogging e molto altro. Se ancora non lo segui ti consiglio di dare un’occhiata al blog perché è davvero ricco di spunti e idee interessanti. Ho acquistato il suo libro ” Fare Blogging” qualche tempo fa e da allora non ha più lasciato la mia scrivania, mi capita spesso di sfogliarlo per trarre ispirazione o semplicemente per ritornare su alcuni concetti.
“Le basi sono importanti. Sai perché sono importanti? Perché nessuno te le regala, non si trovano in strada. Le basi sono come la cultura: hanno bisogno di tempo, amore, passione. E impegno costante.”
Cos’è il blogging?
Il blogging è prima di tutto condivisione. La condivisione è infatti il comune denominatore di tutti i vari blog che esistono. Che sia il blog di viaggi, di ricette, di idee business il principio che governa (o che dovrebbe governare) chi scrive è appunto quello di condividere: idee, sapere, conoscenza, esperienze.
→ Curiosità: il primo blog è stato pubblicato il 17 dicembre 1997 dall’americano Jorn Barger. La sua pagina personale RobotWisdom aveva come scopo quello di condividere i suoi hobby e le relative ricerche su internet. Barger coniò il termine weblog che in seguito venne abbreviato in blog.
Ovviamente non si tratta solo di scrivere, si tratta anche di trovare le persone che ti leggano. Sapersi rivolgere alle persone che hanno bisogno di quei contenuti, parlare la loro lingua, rispondere alle loro esigenze. E farlo proponendo argomenti nuovi, differenziandoti e aggiungendo un tocco personale.
Piano Editoriale, uno strumento indispensabile per definire la strada
“Il Piano Editoriale è una strategia necessaria per ottimizzare le tue pubblicazioni.”
Il Piano Editoriale è composto da una serie di punti che servono a definire le azioni del tuo blog e le eventuali reazioni in determinati contesti. Non è un insieme di regole rigide, perché il blog è un qualcosa in continuo mutamento, ma fornisce una traccia che definisce alcune linee guida come obiettivi, target, tempi, fonti ecc.
Nel libro vengono analizzati in dettaglio i punti salienti che dovrebbero essere parte di un buon piano editoriale, in questo modo possiamo creare passo passo il nostro piano editoriale, che andrà poi integrato con il calendario editoriale.
Scrivere un post
Ovviamente non esiste blog senza articoli… ma come si scrive un post? Non esiste una regola universale o un modello “standard”: in base ai tuoi obiettivi e al tuo target dovrai individuare il modello migliore. E come si riesce a capire qual è? Con l’esperienza. Scrivendo tanto e vedendo cosa piace ai tuoi lettori, cosa suscita interesse e cosa invece cade nel buio.
Prima di scrivere un articolo chiediti sempre cosa vuoi comunicare? Qual è l’obiettivo del post? Informare? Dare una notizia? Riportare un’opinione? Cosa vuoi che capisca/apprenda/impari il lettore?
Di base la struttura di un articolo è la seguente: titolo, incipit, parte centrale del post, conclusioni e call to action. Di passaggio in passaggio devi riuscire a tenere vivo l’interesse del tuo lettore, passando con coerenza lungo tutto il post.
Come iniziare un articolo
L’apertura di un post è un momento critico: in poche righe devi riuscire a catturare l’interesse del lettore senza annoiarlo e fare in modo che prosegua con la lettura del tuo contenuto.
“Nella maggior parte dei casi il consiglio per iniziare un post è semplice: racchiudi nelle prime righe il contenuto del post. O meglio, l’argomento dell’articolo.”
Cinque W: è il classico attacco in stile giornalistico che introduce l’argomento in modo secco e diretto rispondendo alle 5 domande: Who, What, When, Where, Why. Dato che come incipit è un po’ impersonale una variante può essere quella di personalizzarlo con un’introduzione non strettamente legata alle 5 domande, come un tuo pensiero o una tua riflessione.
Quote: ovvero una citazione, una frase famosa che riassume il senso del post. Questo inizio è utile quando non si sa bene come iniziare e in molti casi può risolvere il blocco dello scrittore. Attenzione però, la frase deve essere rappresentativa del contenuto che stai scrivendo.
Ritmato: l’attacco ritmato sfrutta la punteggiatura. Consiste nell’utilizzare periodi brevissimi, brevi e normali in modo alternato. In questo modo l’interesse del lettore è catturato dal ritmo.
Vita vissuta: iniziare un articolo con un evento di vita vissuta (se lo stile del blog lo prevede) è un ottimo modo per introdurre l’argomento e creare una connessione con il lettore. Aggiunge un tocco personale al post e accorcia le distanze tra te e il lettore.
Domanda: iniziare un post con una domanda dà il vantaggio di andare subito al sodo, senza tanti giri di parole. Puoi anticipare il lettore e scavare nelle sue curiosità. Le domande stimolano l’interesse e intrigano. Attenzione a restare concentrato sul tema, non lanciare domande che siano troppo distanti dal cuore del post.
Man mano che produci contenuti potrai prediligere un attacco piuttosto che un altro, ma ricorda che il blog ha bisogno di equilibrio e usare lo stesso incipit alla lunga può annoiare il lettore. Il tuo obiettivo è quello di dare varietà, quindi ogni tanto rileggi i vecchi post per vedere se stai usando uno schema in modo troppo ripetitivo.
Cosa mi è piaciuto del libro?
In questo post ho citato solo alcuni punti del libro di Riccardo. In realtà potrei scriverne per ore perché il libro è davvero ricco di spunti pratici, esempi e informazioni utili. Lo stile è semplice e diretto e le informazioni sono utili sia a chi scrive da tempo, sia a chi si sta approcciando per la prima volta al mondo del blogging e della scrittura per il web.
Mi è piaciuto perché non è un testo teorico, ma decisamente pratico e pieno di suggerimenti da mettere in pratica subito. Tant’è che sono felice di aver scelto la versione cartacea, che ho subito riempito di post-it e annotazioni e che posso andare a sfogliare ogni volta che sono in crisi da “pagina bianca” 🙂
Buona lettura!
Ps. Se lo leggi o hai altri libri da consigliarmi sull’argomento scrittura fammelo sapere nei commenti!
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