Midnight
Not a sound from the pavement
Has the moon lost her memory
She is smiling alone
In the lamplight…
Lasciare il posto fisso e vivere felici. Un anno dopo….
Sulle sdolcinate note di Barbara Streisand mi viene in mente che un anno fa trascorrevo gli ultimi giorni in azienda. I miei anni di lavoro dipendente stavano per concludersi. Stavo per lasciare il posto fisso, il prezioso tempo indeterminato e buttarmi nell’ignoto (o quasi) della libera professione. L’incognita della partita iva, un nuovo inizio e una nuova avventura. Ricordo quegli ultimi giorni in ufficio come un misto di sensazioni: euforia, gioia, tristezza, confusione.
E oggi? È già passato un anno. E beh, oggi è tutto molto più chiaro 😄
I colleghi: li vedi tutti i santi giorni, ci litighi, ci discuti, li detesti quando ti sbolognano il lavoro… ma quanto ti mancano quando lavori online!!! Anche solo per il caffè di metà mattina. O per lamentarsi del fatto di dover stare tutto il giorno chiusi in ufficio. O per discuterci ogni tanto. Adesso le uniche discussioni a cui assisti sono quelle dei vicini di casa o se accendi la tv e per sbaglio finisci su ‘Forum’. Tenetevi stretti i colleghi e le discussioni, finché li avete!!! Un giorno vi mancheranno 😄
Il capo: adesso il capo sei tu. Ok. Grandioso. Ma vuoi mettere quando tutti i mali del mondo erano rappresentati da un’unica persona? E potevi riversare tutte le tue lamentele quotidiane su qualcuno? Avevi il capro espiatorio perfetto! Ahh, bei tempi quelli!! Ora se qualcosa non va, devi per forza prendertela con te stessa. E non è bello. Diamine.
Le ferie: in quelle sospirate, agognate, sudate settimane stabilite dall’azienda avevi il sacrosanto, inalienabile diritto di non pensare al lavoro. Era proprio un diritto acquisito! Dalle 18:01 del fatidico “venerdì-prima-delle-ferie” eri ufficialmente in modalità OFF. E la terra avrebbe potuto implodere sotto i tuoi piedi, ma tu ERI-IN-FERIE. “Eh ma adesso sei in ferie sempre”. Sì, ti piacerebbe. In realtà ora i giorni festivi arrivano e passano che nemmeno te ne accorgi! E volente o no devi sempre rimanere in modalità ON. Decisamente ON.
Lo stipendio: amata, adorata busta paga! Un foglietto lasciato lì, sulla tua scrivania, con “nonchalance” dalla gentile collega dell’amministrazione. Così semplice e così prezioso nella sua puntualità. Ormai solo un lontano ricordo. Ora emetti le fatture, contenta del lavoro fatto. Che gioia! Che orgoglio e che soddisfazione!! E poi aspetti. E speri. Che il pagamento arrivi. Che il cliente si ricordi che devi pur mangiare. E nel frattempo ripensi a quel foglio sulla scrivania… 😏
Il lunedì: ok, adesso non esageriamo. Mica crederai che mi manca il lunedì in ufficio??? Siamo seri, dai.
Scherzi a parte. Ho tanti ricordi dei miei anni in azienda, alcuni felici, altri meno, come è normale che sia. Comunque, se sono qui, lo devo anche alle mie esperienze passate, che mi hanno permesso di crescere e di porre le basi per provare a camminare da sola. Quindi, per me, rimarranno sempre anni importanti e preziosi. Senza quegli anni non avrei imparato quello che so, non sarei la persona che sono, probabilmente.
Ovviamente alcune cose della vita “di prima” mi mancano davvero, credo sia normale. Ma rifarei la scelta di mettermi in proprio altre mille volte. Ora è tutto nelle mie mani. E non c’è soddisfazione più grande.
Quindi…un brindisi al primo anno di vita “nuova” e buona avventura a me! 🎉🎉🎉
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