Che tu sia un neo imprenditore (come me) o un imprenditore già navigato ed esperto, sono sicura che in più occasioni ti è successo di chiederti: come farsi pagare puntuale?
Quello del non pagare a scadenza è un mal costume purtroppo abbastanza diffuso in Italia ed è fonte di preoccupazioni e notti insonni per tanti imprenditori. Ma in fondo… cosa vuol dire “puntuale”? Faccio due esempi un po’ stereotipati, ma così si capisce meglio:
👱 Hans, tedesco, cliente supremo:
Ipotetica Fattura emessa e inviata il 01 maggio, pagamento richiesto a 30 giorni ➡ cosa pensa Hans: pago ENTRO il 29 maggio. Al più tardi.
👨 Mario, italiano, cliente tipico:
Ipotetica Fattura emessa e inviata il 01 maggio, pagamento richiesto a 30 giorni ➡ cosa pensa Mario: fino al 31 maggio non ci penso. Al 5 di giugno inizio a pensarci. Al 10 di giugno con CALMA la metto tra le fatture da pagare. Aspetta… son sicuro 30 giorni lavorativi… Ok. posso pagarla il 30 giugno. Mica devo correre. Qua tutti a chiedere soldi subito, che cavolo.
Questi esempi sono un po’ tirati all’estremo, ma sai benissimo che il vizietto c’è: pagamenti a 30 giorni che diventano a 120, pagamenti “vista fattura” che diventano “vista mai”, anticipi che arrivano con il saldo…
Come fare, quindi, per gestire i pagamenti dei clienti senza perderci il sonno e possibilmente il denaro?
Non ci sono purtroppo soluzioni magiche, ma solo un po’ di organizzazione e qualche astuzia. Ecco cosa ho imparato negli anni:
1.Paga puntuale.
«Maela, abbi pazienza, – mi dirai tu – forse non ci siamo capiti, non sono mica io che devo pagare puntuale, sono i miei clienti che devono farlo!».
Hai ragione, ma chi sono i clienti? Persone come me e te. E come si cambiano le cose? Dando il buon esempio. Non offenderti se te lo dico, magari (e me lo auguro) sei un pagatore puntuale supremo, ma se così non fosse, ti prego: paga comunque puntuale le tue fatture.
È molto facile cadere nel meccanismo “Non mi pagano puntuale? E non lo faccio nemmeno io”. Ecco non farlo. Sarò vecchio stampo, ma sono convinta che lamentarsi di un comportamento scorretto non serva a nulla, se non ci si comporta in modo corretto per primi. Inutile lamentarsi della società. La società siamo NOI!
2.Ricorda le scadenze ai tuoi clienti.
Questa è una cosa molto semplice da fare, ma che in pochi fanno, forse per timore di risultare maleducati. Io sono dell’avviso che è meglio ricordare le cose prima, piuttosto che rincorrere i clienti poi.
In poche parole, se mandi una fattura con scadenza a fine mese, qualche giorno prima della fine del mese manda una mail di promemoria. Poche frasi, gentili, per ricordare che a breve scadrà la fattura, indica numero di fattura, data di emissione, data di scadenza, importo e coordinate bancarie dove poter effettuare il pagamento.
Io ti consiglio di farlo sempre, di default, per tutti i clienti. È un lavoro in più, ma spesso ricordare con gentilezza funziona. Provare per credere.
3.Non farti paranoie inutili.
A molti imprenditori non piace l’idea di ricordare/sollecitare i pagamenti per paura di dover discutere con i clienti, per timore di rovinare il rapporto o di risultare indelicati. Ma indelicati di cosa? Lavorando da anni anche con l’estero, mi sono fatta l’idea che questo sia un timore un po’ “italiano”.
“Non è educato parlare di soldi”.
Quante volte hai sentito questa frase? Quante volte ti sei frenato dall’esporre i prezzi, dal chiedere apertamente un budget per timore di risultare inopportuno? Ma perché? Mica stai commettendo un reato, fa parte del lavoro.
Quando lavoravo come commerciale mi è successo ovviamente di gestire dei pagamenti arretrati. Bene, quando sollecitavo i clienti esteri, sai cosa succedeva? Che il più delle volte mi rispondevano con frasi del tipo «Ho verificato, hai ragione provvedo subito. Grazie per avermelo ricordato, ma perché non l’hai fatto prima?».
Si stupivano del perché avessi “tardato” a ricordarglielo. E magari erano passati solo pochi giorni dalla scadenza! Quindi nel tempo ho un po’ fatto mio questo modo di ragionare pragmatico. Sempre con cortesia, ovvio.
«E se il cliente si offende?»
Partendo dal presupposto che tu lo stia trattando con gentilezza, educazione, rispetto… va bene che tutti dobbiamo mangiare, ma parliamone. Paga in ritardo e si offende? Sei sicuro che sia proprio il cliente giusto con cui lavorare? 😏
4.Fatti aiutare.
Se lavori da solo o se nel tuo team non hai qualcuno che si occupa di amministrazione e proprio non ami sollecitare i pagamenti hai due opzioni davanti a te:
A. Lasciare che facciano i clienti. Se sei fortunato e hai ottimi pagatori, buon per te. Altrimenti… aspetti e speri.
B. Delegare.
Essendo un’Assistente Virtuale, ti consiglio l’opzione B. Lo so, sono di parte! Se ci pensi bene, però, non si tratta solo di toglierti una cosa che non ti piace fare. Affidare il reminder e/o il sollecito dei pagamenti a una persona esterna dà al cliente una percezione diversa, di maggior professionalità e di avere a che fare con un’azienda strutturata. Ancor più se lavori da solo o con un piccolo team questa diversa percezione può fare la differenza, anche nei pagamenti.
Quando lavoro per un cliente, per ovvi motivi di trasparenza, non mi firmo mai a suo nome, ma sempre come “Assistente (virtuale) di XY”. E per molte persone, solo il fatto di leggere che il professionista in questione ha una sua assistente, può aumentare il rispetto. Che vuoi farci, viviamo in un mondo di apparenze.
E vissero tutti felici e contenti?
Purtroppo no. Ci saranno sempre clienti terribili che dovrai rincorrere per mesi. Questi suggerimenti non fanno miracoli, ma possono darti una mano a gestire meglio la cosa e ad averne maggiore controllo.
Poi… se proprio vuoi clienti supremi come Hans ti tocca iniziare un corso di tedesco 😄. Non c’è paragone, sono i migliori in assoluto. 🔝
E se invece ti serve una mano a gestire i clienti che hai, contattami e vediamo insieme come posso aiutarti!😉
Tu come gestisci i pagamenti dei ritardatari? Lasciami le tue opinioni nei commenti, se ti va!
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